Sabato 11 aprile una camminata sonora ha chiuso la sesta edizione di Articolo 26.  Qui riepiloghiamo tappe e numeri.

L’iniziativa SoundTrek, curata da Tamar Hayduke e Vincenzo Pedata, ha portato i partecipanti a riscoprire il paesaggio nascosto sotto i piedi del presente urbano, in un percorso tra memoria e suono dedicato a un corso d’acqua ormai interrato, l’antico canale del Vallato. Narrazione, educazione ambientale e memoria storica in una formula partecipativa che ha coinvolto studentesse, studenti, cittadini e associazioni del territorio, restituendo attenzione a un elemento dimenticato del paesaggio urbano pesarese.

L’evento si inseriva all’interno del progetto Articolo 26, promosso dalla Fondazione Wanda Di Ferdinando, L’Africa Chiama, Vicolocorto e La Lupus in Fabula ODV, con il patrocinio del Comune di Pesaro. Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dalla Fondazione Wanda Di Ferdinando, con il supporto mediatico di Primo.

I NUMERI DI ARTICOLO 26 Da gennaio ad aprile sono stati coinvolti 124 studentesse e studenti di tre istituti scolastici della provincia di Pesaro Urbino (Liceo Artistico Mengaroni e I.P.S.S.A.R. Santa Marta di Pesaro, Istituto Donati di Fossombrone)

IL PROGETTO – Il cuore dell’iniziativa, ormai giunta alla sesta edizione, risiede nella volontà di indagare, attraverso incontri all’interno e al di fuori delle aule scolastiche, l’istruzione in un triplice senso: come strada che rende possibile tracciare itinerari e disegnare, sin da piccoli, il proprio cammino partendo dal riconoscimento di ciò che si desidera; istruzione come diritto di cui occorre avere consapevolezza e tutela; e istruzione come strumento di dialogo. Allo stesso tempo, Articolo26 contiene un risvolto estremamente concreto: la possibilità per ogni giovane che incontriamo di accedere in prima persona alle attività di crescita e protagonismo civico promosse – o presentate – dagli Enti partner.

Oltre all’area educativa, rivolgendosi al futuro delle giovani generazioni, Articolo 26 ha progressivamente incluso un secondo fondamentale asse: quello legato ai cambiamenti climatici che in maniera trasversale incidono su ogni campo di azione.

Il tema che nell’ultima edizione ha fatto da cornice a tutte le attività proposte è stato quello dell’acqua, come elemento fondamentale per la vita e la sostenibilità del pianeta. La sua gestione e il suo accesso sollevano questioni cruciali che riguardano la giustizia sociale, il rispetto dei diritti fondamentali e la responsabilità collettiva verso il futuro.

Stimolare il protagonismo giovanile, sollecitare la consapevolezza e partecipazione civica dei ragazzi e delle ragazze; rafforzare la capacità di fare sistema del territorio al fine di moltiplicare opportunità di crescita per i giovani: sono questi gli obiettivi di Articolo26.

IL PERCORSO – Ecco il percorso che proponiamo in classe e fuori dall’aula:

Istruzione come strada per autodeterminarsi: pluralità di metodi di apprendimento ed educazione informale: il Servizio di volontariato Europeo, esperienze di volontariato all’interno di associazioni estere che si occupano di tematiche ambientali. (a cura dell’Ass. Vicolocorto);
Istruzione come diritto: quanto pesa la crisi climatica sul diritto all’istruzione in alcune zone del Continente Africano, già colpite da povertà e guerre. Focus specifico sull’acqua e la sua distribuzione tra nord e sud del mondo nello specifico nella realtà della Tanzania. (a cura dell’Africa Chiama Onlus);
L’ambiente è strettamente connesso al mio futuro: Come la crisi climatica sta incidendo sul diritto all’istruzione? Come posso rendere il mio istituto più sostenibile? Conoscenza, consapevolezza di pratiche responsabili per la tutela dell’ambiente (a cura di La Lupus in Fabula);
Rielaborazione e restituzione del percorso svolto e di ciò che è emerso (a cura della Psicologa Carolina Lorenzi)
Giornata esterna . Viaggio immaginario non testuale sul tema dell’acqua, diritto inalienabile per ogni essere umano. Ripercorrere questi corsi sotterranei in superficie con l’obiettivo di stimolare riflessioni e suggestioni nei partecipanti, attraverso la riconnessione con il proprio territorio.

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