In occasione della proiezione del documentario I AM THE REVOLUTION presso il Cinema Solaris di Pesaro (avvenuta il 27 Novembre 2021), l’attivista afghana Selay Ghaffar, una delle protagoniste del film, ha inviato questo messaggio.

Una testimonianza delle drammatiche condizioni del Paese, ma anche un invito all’impegno pieno di speranza. “Dobbiamo essere l’uno la voce dell’altro perché Insieme si può rendere questo mondo un luogo migliore in cui vivere. Per tutti. Grazie ancora per essere al fianco delle donne afghane”.

Selay Ghaffar è da sempre in prima linea nella difesa di donne, bambini e vittime di guerra. È nota per il suo ruolo – presso la società civile e le massime istituzioni nazionali e internazionali – di referente nella stesura di trattati, rapporti e legislazione legati ai diritti delle donne, alla pace e alla risoluzione dei conflitti. Portavoce del partito Hambastagi, il Solidarity Party afghano, subisce continue minacce da parte dei fondamentalisti e dei signori della guerra. Nonostante questo, Selay Ghaffar continua nella lotta a favore del popolo afghano.

 Ecco la traduzione dell’intervento di Selay Ghaffar:

Ciao a voi tutti che partecipate a questo evento. Grazie a voi cittadini di Pesaro, grazie alla Fondazione Wanda di Ferdinando e a tutte le altre organizzazioni e singole persone che si sono uniti per organizzare questa iniziativa di solidarietà a sostegno del popolo afghano. Come donna afgana ammiro e apprezzo tutto ciò che fate, che significa molto per noi in questo momento critico.

L’attuale situazione in Afghanistan è straziante non solo per noi afghani, ma per il mondo intero. È doloroso parlare di ciò che sta vivendo la mia gente, in particolare di ciò che stanno attraversando donne e bambini. Come donna, mi sento male quando vedo come il mio paese stia tornando all’era medievale in cui metà della sua popolazione, le donne, sono private di tutti i diritti sociali e non c’è futuro per loro sotto il dominio di un regime misogino. Tutti sono delusi, terrorizzati e preoccupati per il loro futuro. L’Afghanistan è un paese di fantasmi in questo momento.

Sono passati più di 3 mesi da quando i talebani, medievali e misogini, sono andati al governo del paese. Hanno trasformato l’Afghanistan in un inferno per la sua gente, specialmente per le sue disgraziate donne.
• L’Afghanistan ancora una volta è stato definito il Paese più infelice del mondo, in particolare per le donne che soffrono di una grave oppressione psicologica.
• La disoccupazione, la povertà e la fame hanno schiacciato più che mai la nostra misera gente in questi 3 mesi. Secondo i rapporti, 18 milioni di afgani hanno urgente bisogno di assistenza, 14 milioni vivono in una povertà senza precedenti ed entro il prossimo anno il 97% della popolazione vivrà al di sotto della soglia di povertà. E 3,2 milioni di nostri bambini innocenti, che sopportano il peso della guerra e hanno meno di 5 anni, soffriranno la malnutrizione entro la fine di quest’anno.
• Le madri sono costrette a vendere i propri cari, il che ferisce la coscienza di ogni essere umano e fa venire le lacrime agli occhi.
• Assistiamo a migrazioni forzate della nostra gente a Kandahar, Daikundi, Uruzgan, Balkh, Helmand e Panjshir, sommate alla crisi degli sfollati interni nel paese. La maggior parte di queste famiglie e di altri sfollati trascorrono giorno e notte al freddo senza un pezzo di pane e un riparo. Diversi bambini sono morti di freddo e di fame finora.
• Si ripetono ogni giorno attentati suicidi che tolgono la vita alla nostra gente innocente, ogni giorno.
• Il numero di sparizioni e uccisioni di donne, attivisti civili e politici aumenta ogni giorno.
• Il nostro Paese sta attraversando una profonda crisi sanitaria, dovuta alla cessazione degli aiuti internazionali, alla mancanza di attrezzature sanitarie e medicinali e di personale sanitario, soprattutto per le donne, e dovuta alla povertà. Le donne e i bambini ancora una volta sono i più colpiti.
• la crisi finanziaria ed economica, la crisi del sistema bancario, la mancanza di liquidità e la mancanza di accesso della nostra gente al proprio denaro sono tra le altre disgrazie con le quali le persone si stanno confrontando in questi tre mesi.

Ora, il popolo afghano, oltre al sostegno politico e morale, ha un grande bisogno di assistenza umanitaria: le ragazze dovrebbero essere sostenute per ricevere un’istruzione, i bambini dovrebbero essere soccorsi per avere cibo e vestiti, le donne incinte e che allattano dovrebbero essere supportate economicamente per avere una salute migliore, ciascuna famiglia dovrebbe essere sostenuta per diventare economicamente indipendente, le donne devono essere sostenute per ottenere protezione. E così via.

Chiediamo alle forze progressiste internazionali di unirsi e denunciare il regime criminale dei talebani e fare pressioni sui loro governi affinché non riconoscano il governo dei talebani.

Vi chiediamo di fornire sostegno umanitario al popolo afghano, di compiere qualsiasi azione a sostegno delle donne afghane e di condannare la violenza dei talebani contro le donne. Invitiamo le organizzazioni internazionali per i diritti umani a documentare i crimini dei talebani e a chiedere la costituzione di un tribunale presso la corte internazionale, a sostenere l’istruzione delle ragazze, a qualsiasi livello con qualsiasi mezzo, attraverso ogni progetto in loro favore.
Dobbiamo essere l’uno la voce dell’altro perché Insieme si può rendere questo mondo un luogo migliore in cui vivere. Per tutti.
Grazie ancora per essere al fianco delle donne afghane.