Lettera agli studenti della 4AT dell’Istituto Bramante Genga di Pesaro; della 4B e della 4F del Liceo artistico Mengaroni di Pesaro, della 5 C dell’Istituto A. Olivetti di Fano. E a tutti gli studenti che incroceremo nel nostro percorso.

 

Articolo26 nasce dal desiderio di lavorare sull’istruzione come spazio per la crescita di quei valori e di quelle capacità che rendono una vita densa di bellezza, piena.

Nei mesi scorsi siamo stati con voi e vi abbiamo raccontato delle storie che consideriamo importanti.

Storie di donne e uomini che si impegnano in progetti di volontariato europeo o di cooperazione internazionale, magari lì dove la scuola è un sogno per ogni bambino; storie di viaggi in Europa o in Africa a contatto con le fragilità altrui e con le proprie; storie coraggiose, complesse o, perché no, sgangherate e allegre.

Abbiamo portato in classe ragazzi (volontari europei vostri coetanei o poco più grandi) provenienti da Francia, Germania, Spagna, Ungheria; abbiamo ascoltato le ragioni che hanno spinto loro a partire, a lasciare le loro case. Motivi unici, come unica è la storia di ognuno, ma non sempre così differenti: necessità di capire meglio la propria strada, necessità di cambiare percorso, voglia di scoprire cose nuove, desiderio di avere più strumenti per affrontare un mondo del lavoro che fa paura.

Ci siamo fermati a ragionare insieme sull’importanza di quello che anima una scelta.

A discapito dello scoraggiamento imperante, noi di Articolo26 crediamo che il mondo sia un reticolato meraviglioso di occasioni e persone che possono incrociarsi, di possibilità concrete (come quelle offerte dall’Unione Europea, dal servizio civile, dalle associazioni del territorio in cui abitate) a cui ogni giovane dovrebbe poter accedere.

L’emergenza sanitaria ha congelato il percorso che stavamo facendo, deviato la strada e quando finirà ci ritroveremo in un tempo nuovo di cui non conosciamo bene i contorni, sono tante le cose che stanno cambiando, molte le cose che non ritroveremo più.

Ma l’istruzione, ancora una volta, è e sarà (se lo permetterete a voi stessi) uno strumento per affrontare con forza le sfide che vorrete, per guardare più a fondo, per sentire quella tensione bellissima legata al fatto di essere lì dove sceglierete con consapevolezza di essere.

Questo tempo nuovo è il vostro tempo e vi auguriamo ogni bene.
Abbiate fiducia nelle vostre possibilità nonostante le difficoltà.
Permettetevi sogni grandi, anche la felicità si impara.

Fondazione Wanda Di Ferdinando – Associazione Vicolocorto L’Africa Chiama OnlusCentro Jonas PesaroCSV Marche

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Articolo26 è un percorso ideato e promosso dalla Fondazione Wanda Di Ferdinando in collaborazione con l’Associazione Vicolocorto, l’Africa Chiama Onlus e il Centro Jonas Pesaro. Con il sostegno del CSV Marche.
La prima edizione è stata realizzata a Pesaro nel 2018/2019 all’interno dell’Istituto Tecnico Industriale Bramante Genga e del Liceo artistico Mengaroni e ha coinvolto due classi e un numero complessivo di circa 50 giovani con un’età compresa fra i 14 e i 19 anni. Nella seconda edizione  2019/2020 si è aggiunto anche l’istituto A. Olivetti di Fano e le classi coinvolte sono state quattro con circa 60 giovani tra i 16 e i 18 anni.

Di cosa si tratta? Il progetto si fonda a livello valoriale, come suggerisce il titolo stesso, sull’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, secondo cui l’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e delle libertà fondamentali. Il cuore dell’iniziativa risiede nella volontà di indagare, insieme e con più forza, l’istruzione in un triplice senso: come strada che rende possibile tracciare itinerari e disegnare, sin da piccoli, il proprio cammino partendo dal riconoscimento di ciò che si desidera; istruzione come diritto di cui occorre avere consapevolezza e tutela; e istruzione, infine, come strumento di dialogo.

Ma, allo stesso tempo, Articolo26 contiene un risvolto estremamente concreto: la possibilità per ogni giovane che incontriamo di accedere in prima persona alle attività promosse dagli Enti partner (perlopiù attività di volontariato all’estero o nella propria città che valorizzano processi di apprendimento informale).