Cosa hanno in comune una giornata in piscina a Nairobi e una lettura animata al PariCentro di Fano? Un impegno senza sosta dal Kenya all’Italia – e viceversa – per il contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere.

Da settembre 2022 circa 40 bambine e ragazze della baraccopoli di Soweto e dintorni, partecipano ad incontri, attività sportive e laboratori finalizzati ad incentivare la loro autodeterminazione. A parte lavorare sulla consapevolezza delle proprie risorse, ricevono un supporto alimentare e un kit igienico sanitario per il ciclo mestruale. Dal 2023 anche le famiglie sono coinvolte in un processo che, in quanto sistemico, per avere un effettivo impatto deve abbracciare in maniera sempre maggiore l’intera comunità di riferimento.

Il prezioso progetto Ragazze senza sosta è diretto da L’ Africa Chiama con il sostegno della Fondazione Wanda Di Ferdinando, una partnership non solo economica ma valoriale nel riconoscimento dell’educazione come strumento di emancipazione della persona.

Partecipanti del progetto Ragazze senza sosta, Baraccopoli di Soweto – Nairobi – Kenya

In Kenya, così come nel resto del mondo, le norme di genere presenti nella società collocano le bambine e le ragazze in una situazione di svantaggio rispetto ai loro coetanei che espone loro a diverse forme di violenza e discriminazione: gravidanze precoci e indesiderate, matrimoni forzati, sfruttamento sessuale, relazioni malsane. Questi fenomeni si ripercuotono in tutte le sfere della vita delle bambine e delle ragazze, compresa l’istruzione, rappresentando una delle cause principali di dispersione scolastica. Proprio per questo è stato messo in campo Ragazze senza sosta.

Ma l’impegno de L’ Africa Chiama e della Fondazione Wanda Di Ferdinando non finisce lì.

 

In un’ottica di vera e propria circolarità, consapevoli di quanto la questione della violenza di genere riguardi, seppur nelle differenze esistenti, anche il territorio italiano, gli enti hanno organizzato – dove hanno sede – apposite letture animate ispirate al catalogo della casa editrice Settenove che del contrasto agli stereotipi di genere ha fatto la sua missione.

Così con “Beaver, come Castoro” (dicembre 2022) è stata ripercorsa la storia della filosofa Simone De Beauvoir, figura che fu sempre animata dal desiderio di modificare il corso della corrente. Con “Ettore, l’uomo straordinariamente forte” (luglio 2023) è stata narrata la vita di un amabile circense tanto virile quanto gentile, aggraziato e nonviolento. Con “Io sono Adila” (settembre 2023) le bambine e i bambini hanno potuto conoscere la figura di Malala Yousafzai, Premio Nobel per la pace 2014 da sempre in lotta perché le bambine possano studiare. E si è già nella fase di programmazione dell’evento di dicembre.

Tutti gli appuntamenti, patrocinati dal Comune, sono stati svolti a Fano tra il Paricentro, il bastione Sangallo e la Mediateca Montanari e sono stati curati dalle attrici Clio Gaudenzi e Francesca Montanari.

Alla base una domanda risuona sempre: cosa è capace di fare una persona, in particolare una bambina, che rifiutando i ruoli imposti dalle norme sociali decide di esplorare la propria libertà?

Non è possibile rispondere in maniera univoca, ma a questa finestra di possibilità per le bambine di oggi e del futuro è dedicato un impegno, per l’appunto, senza sosta.

Lettura animata presso il PariCentro, Fano, dicembre 2022